lunedì 30 gennaio 2017

ALBUM #4




Immagina di incontrare durante un viaggio te stesso bambino e scrivere insieme una nuova pagina della vostra vita.
La Soffitta è stato anche questo per me, un cammino nella memoria velata dal tempo. Lo stupore di riconoscersi nei ricordi degli altri che si fanno evocativi dei tuoi stessi ricordi.
Uno spazio intimo e avvolgente che si fa custode di una memoria personale per trasformarla in memoria collettiva.
La costruzione di una nuova geografia dove le immagini si sostituiscono ai contenuti creando una inaspettata mappa del cuore.
Barbara



venerdì 27 gennaio 2017

ALBUM #3









Nella Soffitta


Ho aperto botole e porte segrete, seduta all'ombra di alberi appartenuti ad altre infanzie ho sentito nel naso l'odore delle mie cortecce, ho intrecciato corse e risate di bambini mai conosciuti,  assaggiato il sale dei ricordi dalle mani generose dei miei compagni di viaggio. 
Intorno al fuoco della veglia, nell'ascolto, l'incanto per l'altro ha scoperto in me territori ignoti, ha disseppellito storie e gettato ponti tra un'isola e un'altra. 
La Soffitta è un luogo magico, dove i confini connettono e la terra si ribalta per accogliere i semi dei ricordi.  Così nascono mondi, che hanno tanti spazi e molti tempi intessuti insieme. Si accresce e fruttifica il giardino della memoria. Memoria che, generosa, si dà e si nutre del singolo per farsi esperienza collettiva. Un solco, una ruga, che si allarga e ramifica e accoglie il fluire dei racconti. Ho ritrovato qui un sentire profondo, calmo, silenzioso, in cui si dà la possibilità alle immagini, ai suoni, agli odori di emergere dal buio e rinascere nella condivisione.

Agnese



lunedì 9 gennaio 2017

ALBUM #2




Abitare la Soffitta dell'Infanzia in questo tempo per me è stata una vera e propria scoperta, uno spazio che piano piano ha iniziato a muoversi dentro di me e ha creato un tempo nuovo. All'inizio c'è stato uno schiudersi lento, condividere i ricordi con gli altri muoveva parti di me che erano presenti ma avvolte come in un nido profondo. Qualcosa di forte è affiorato durante l'incontro in cui ci siamo bendati e con l'ombra abbiamo ascoltato i ricordi degli altri che arrivavano. Ho sentito tutto come se fossi lì, nel ricordo, e ho avuto un'immagine sempre più chiara in testa, quella di un seme che veniva piantato nella terra umida e germinava. Via via che gli incontri proseguivano questo seme si è diramato ed è cresciuto, sfociando verso l'esterno e dando origine a tante piccole radici diverse, un tessuto nuovo ed in continua mutazione. Per me la Soffitta è stata questo, creare un tessuto comune nuovo, in uno spazio condiviso, la cui radice comune erano i ricordi di infanzia, ancorati nel profondo di noi. La cosa più bella è che si è venuta a creare, a partire dalle singole persone, una creatura nuova, che mi ha fatta spostare dalla posizione di partenza, in cui mi sentivo presa dal mio ricordare ma non sapevo cosa ne sarebbe nato. Questo è accaduto proprio per la condivisione ed il creare insieme queste nuove radici.
Ho vissuto la Soffitta come un nido accogliente, di nascita, di cura di quello che siamo ed eravamo, di conoscenza dell'altro tramite lo scambio. Non ho sentito giudizio e questa per me è stata una liberazione bellissima. Ho ritrovato una parte bambina che mi diceva: "Vedi? Questa sei tu, insieme a tutti gli altri". 
Elena 

martedì 3 gennaio 2017

ALBUM #1






Dalla SOFFITTA DELL'INFANZIA Cristina ci scrive:

Il laboratorio ha aperto un passaggio segreto dentro di me, un po' come accade ad Alice nel film di Tim Burton. 
Le cose vissute nell'infanzia e dimenticate, un ricordo che ne apre un altro, e poi un cassetto di fotografie, un profumo, il sapore di un cibo, il sorriso di qualcuno che adesso non é qui, un aneddoto, una parola buona e una cattiva, uno scherzo, un rimpianto, un amico perduto, un altro che ti viene voglia di ritrovare.
É stato come sfogliare le pagine di un fazzoletto di carta, sottili e delicate, con cura perché non si rovinassero. E da ogni foglio quasi trasparente é riaffiorata una parte di me bambina, che non so dire adesso se sia stata reale o immaginata o entrambe. Con il cuore gonfio.